mercoledì 4 marzo 2015

GRAFFITI E MURALES

Vi è una sostanziale differenza tra graffiti e murales: i primi si evolvono da scritte, le quali si ingrandiscono fino a formare veri e propri disegni, i secondi, invece, rappresentano ogni tipo di pittura realizzata su pareti esterne, generalmente di grandi edifici.
 Non vi è ombra di dubbio sul fatto che, entrambi, costituiscano una vera a propria forma d’arte.
I graffiti nascono negli anni ’70, da movimenti di protesta, volti ad essere libere espressioni creative della popolazione contro il potere. Oggi vengono spesso commissionati dagli enti pubblici per personalizzare l’identità di un luogo, diventando così richiamo di turismo culturale.
I graffiti, per essere definiti tali, devono essere esclusivamente disegnati con le bombolette spray.
Le scritture dei graffiti spesso sono difficili da comprendere, e le lettere che le compongono sono irriconoscibili.
I murales possono essere realizzati con varie tecniche di pittura, come l’affresco.
Al giorno d’oggi i murales vengono disegnati per attirare l’attenzione della gente. Alcuni sono sponsorizzati dalle industrie a fini pubblicitari.
I murales e i graffiti vengono realizzati soprattutto su ampi muri di edifici abbandonati, ma anche in spazi ristretti, come colonne, portoni e superfici metalliche. Di solito i murales si trovano in aree di periferia, ma spesso se ne vedono anche in zone centrali e frequentate.
I realizzatori di murales e graffiti sono di norma giovani ragazzi, che con questa attività vogliono realizzare l’intento di farsi notare. Essi vogliono lasciare un segno del loro passaggio, forse per poter dire agli amici che: “Quel murales l’ho fatto io!”, o a volte semplicemente per protestare e arrecare danno.
I murales, una volta fatti, diventano però parecchio costosi da eliminare,  anche perché vengono spesso realizzati in luoghi dove non sono apprezzati.
Oltre che sui muri, i murales vengono realizzati in superfici metalliche come le carrozzerie di autobus, treni e metrò.
A volte vi sono dei murales belli a primo impatto, ma che purtroppo si trovano in luoghi dove gli abitanti cittadini non apprezzano la loro presenza.
I soggetti che vengono rappresentati perlopiù dai murales sono: rappresentazioni di scene urbane, caricature di personaggi, simboli astratti o disegni di fantasia, tutti con l’inconfondibile caratteristica di essere coloratissimi.
A mio avviso, anche i graffiti e i murales sono forme d’arte, ma vengono spesso sottovalutate e considerate frutto di azioni di vandalismo e di degrado del luogo nel quale vengono realizzate.
Forse qualche amministratore comunale potrebbe far scoprire questi talenti invitandoli ad abbellire appositamente qualche superficie, ed addirittura creare dei pannelli illustrati.
Di seguito qualche foto di murales.


Murales - Salvador (Brasile)

Murales - Salvador (Brasile)


Murales - Stadio di Biella


Murales - Stadio di Biella


Murales - Stadio di Biella

martedì 3 marzo 2015

COMPUTER GRAFICA

Spesso, su riviste e siti Internet si vedono delle immagini che sono un misto di disegni, quadri e fotografie. Probabilmente essi sono il frutto di lavoro di “Computer Grafica”.
La Computer Grafica (derivante dal termine inglese “computer graphics o CG, anche nota come grafica digitale o grafica computerizzata) è la generazione e manipolazione di immagini per mezzo del computer.
Le opere di Computer Grafica cominciano ad apparire alla fine degli anni ’80, o forse anche prima.
Inizialmente la Computer Grafica esisteva esclusivamente per il mondo della cinematografia, dei videogiochi e della pubblicità.
Oggi la Computer Grafica è molto diffusa e basta sfogliare le pagine di qualche rivista o visitare qualche sito Internet per vedere immagini create con la Computer Grafica.
La Computer Grafica, sostanzialmente consiste in lavori di grafica (disegni ed elaborazioni di immagini con l’utilizzo del computer.
Il confine tra Computer Grafica e l’elaborazione digitale della fotografia è molto sottile, e spesso le due cose si mescolano e si confondono.
Nei lavori di Computer Grafica predomina il disegno e il lavoro artistico, mentre l’elaborazione digitale delle immagini generalmente parte da una fotografia, e attraverso una serie di manipolazioni si giunge al lavoro finito.
Spesso i risultati finali sono simili, ed è difficile definire di cosa si tratti.
Qualche immagine potrà chiarire le differenze tra le due tipologie di arte-lavoro.
I programmi che vengono utilizzati per questi lavori sono moltissimi.
Quelli per i lavori di Computer Grafica sono quasi esclusivamente di carattere professionale e poco diffusi, mentre quelli per il foto-ritocco possono essere sia professionali che a livello amatoriale. Tra i tanti cito Corel e Photoshop.
Durante la Computer Grafica, si possono verificare diversi inconvenienti:
- STUTTERING, si tratta di un incostante generazione dei fotogrammi, che conferisce un’animazione poco armoniosa, come se proseguisse a piccoli tratti molto ravvicinati, in quanto il carico di lavoro è mal ridistribuito o gestito.
- SCREEN TEARING, si tratta di un disturbo che generalmente si verifica quando vengono generate troppe immagini per secondo o quando c’è una cattiva gestione di determinati elementi e sullo schermo possono essere visualizzati più fotogrammi, generando un’immagine spezzata.
- RALLENTAMENTO O CALO DI FRAME, si verifica quando l’unità GPU non riesce a riprodurre le immagini in modo celere o quando la CPU non riesce a definire lo scenario da visualizzare in tempi brevi, generando un rallentamento in modo più o meno marcato della scena animata. Questo difetto può presentarsi in modo costante, indicando un hardware poco potente o in modo sporadico indicando un carico non costante.


 
Effetto ciottoli

Effetto stagnola colorata

Effetto stagnola colorata

Tulipano 

Effetto carta stagnola

Effetto caleidoscopi

VITTORIO GORDINI (PITTORE E POETA) E LE SUE OPERE

Gordini  Vittorio,  nato  a  Faenza  (Citta' delle  ceramiche)  il   16/12/1938; a  circa   17   anni
inizia  a  dipingere e a  scrivere  poesie.
Autodidatta e  ritrattista,  con  il  fermo  intento di  dipingere  per  se' stesso e  non  codizionato  dalle  varie  esigenze  del  mercato,  ha  rinunciato  a  vendere  i  propri  dipinti, animato  in  tale  scelta  a  dare  il  meglio  di  se'  nell'ambito  del  fine  artistico, non  anteponendo  la  quantita'  alla  qualita'.
Fin  da  subito,  inclementemente, ha  distrutto  ogni  dipinto  portato  a  termine.
La  motivazione   sofferta  che  l'ha  indotto  a  tali  scelte  si  riassume  nella  costante  ricerca  del
sublime e  di  un  appagamento  interiore.
Nella  sua  preferenza  artistica,  ha  dato  la  priorita'  ai  dipinti  aventi  come  soggetto   la  figura
umana:  ritratti  femminili,  ballerine  di  danza classica  e  nudi.  I  paesaggi e le nature  morte,
soggetti   particolarmente  utilizzati  dalla  maggior parte dei  pittori,  non   hanno  mai   suscitato   in   lui  particolare  interesse.
Nei  decenni,  sempre   impegnato  a  dipingere  ed  a  scrivere  poesie,  ha   vissuto  un   lunghissimo  lasso  di  tempo  artistico,  quale  scelta  personale,   rimanendo  nell'ombra e nell'oblio.
A   distanza  di  tempo,  solo  negli  negli  anni   2008  e 2009,  ha  esposto  i   propri  dipinti   nella
Citta'  di  Ravenna,  nonchè  nell'anno  2010  nella  Citta' di  Forli',  presso  il  Palazzo  Albertini.
Con  l'esclusione  di  3  dipinti  risalenti  al  periodo  precedente,  tutti  i  dipinti  attualmente  esistenti  rappresentano  il suo lavoro negli ultimi  anni.
Le opere  del   Gordini  sono  state  pubblicate  sulla  Rivista  ARTE  nel  mese  di   Maggio  2009  e  nei  mesi  di  Marzo, Aprile  e  Giugno  del 2010.
Nell'anno 2010, nel  CATALOGO  DELL'ARTE  MODERNA   N °  46,  opere  del  Gordini sono  state  pubblicate  da  Giorgio  Mondadori.
Sicuramente, nelle  scelte  personali  vissute  dal  Gordini,  emerge  la  figura  di  un  solitario e di   un romantico, impegnato  costantemente  nel  dare  il  meglio  di  se'  stesso. Un tutt'uno  con   il  vortice   dell'esaltazione   artistica,  che  nella   ricerca   del   sublime,  lo  avvince   nell'enfasi   della   creazione  nella  quale  eccelle: la  poesia. 
Nei  ritratti e  nelle  figure  eteree  delle  ballerine,  il  Gordini,  ha  cercato  e   sicuramente   vi  è  riuscito a  trasferire  quelle   intense  emozioni   che   pervadono  nel  recondito dell'intimo  l'animo  umano,  sensazioni   che,  nella  loro  effervescenza,  spronano  il  pensiero a  librarsi  al  di  sopra  delle  cose  terrene.
Seguono  alcune fotografie di sue opere.
Per eventuali informazioni rivolgersi all’artista.

Vittorio Gordini, via Giovanni XXIII n°8 48018 - Faenza (RA). Cell: 3334769023.

Il testo che precede è stato fornito dall’artista corredato dalle fotografie.










          

martedì 24 febbraio 2015

FIRENZE - PITTURA SCULTURA ED ALTRO

Chi ama l'Arte in tutte le sue forme, ma soprattutto la pittura e la scultura, a Firenze può trovare le massime espressioni delle arti figurative.  Firenze è di per sè un vasto museo, nel senso che è ricca di opere d'arte,  di "Musei" e "Gallerie" note e meno note.

Un soggiorno a Firenze anche di soli 3 o 4 giorni è sufficiente per vedere ed apprezzare la maggior parte  delle opere d'arte che la città custodisce e consente di ammirare.

Molte delle sue opere,  specialmente le sculture, sono visibili passeggiando per la città.

In Piazza di San Giovanni (di fronte al Duomo) vi è il Battistero,  già di per sè una vera opera d'arte. E’ un edificio risalente al  secolo XI. Il Battistero è dedicato a San Giovanni Battista, ed ha pianta ottagonale. Su tre lati (a Nord, a Sud ed a Est) vi sono le porte decorate con sculture: la più famosa è quella del lato Est, detta Porta del Paradiso, le cui sculture sono pera di Lorenzo Ghiberti.  Gli originali delle dieci formelle, che narrano le Storie del Vecchio Testamento, sono al Museo dell'Opera del Duomo.

Arrivati in Piazza Della Signoria, Palazzo Vecchio domina la visione di tutta la piazza e del suo intorno. Quando ci si avvicina si scoprono però altre sculture.  Di fronte alla facciata del palazzo si trova  la fontana del Nettuno, nella Loggia de Lanzi vi sono Il Perseo (Benvenuto Cellini), Il ratto delle Sabine (Giambologna),  Menelao che sostiene il corpo di Patroclo (Arte Ellenistica) ed altre di minore importanza.

Sicuramente il luogo con il maggior numero di opere è La Galleria Degli Uffizi ( il più visitato), ma vi sono altri luoghi ed altri musei che custodiscono opere che meritano di essere viste.  Segnalo: Il Museo San Marco, che era un convento di frati, in cui ogni cella contiene un affresco del "Beato Angelico".

Palazzo Pitti, al di là dell'Arno, è ricco di tesori di vari generi in mostra permanente, come Argenti e cristalli e Costumi d'epoca.


Vecchio abito esposto nel Museo di Palazzo Pitti



Oggetti preziosi in argento esposti nel Museo di Palazzo Pitti



Affresco del Beato Angelico (Museo di San Marco)



Vecchi costumi esposti nel Museo di Palazzo Pitti



La Fontana del Nettuno (Piazza della Signoria)



Scultura "Il Ratto delle Sabine"



La Statua del David di Michelangelo (Piazza della Signoria)



Scultura "Il Perseo"

FIRENZE - LA CITTA' ED I SUOI MONUMENTI

Firenze è la città che forse, più di qualunque altra al mondo, è la più ricca di tesori d'arte e monumenti.  Può  essere considerata la "città dell'arte".

Il suo centro storico, compreso tra le piazze di San Giovanni e del Duomo e Ponte Vecchio, è ricco di bei palazzi, monumenti e musei.

Percorrendo a piedi le vie che dal Duomo portano a raggiungere il famoso "Ponte Vecchio", si ha l'impressione di essere dentro ad un vasto museo, con percorsi nel tempo e negli stili dell'arte.

In Piazza di San Giovanni (tra il Battistero ed il Duomo) non si può non rimanere affascinati  dalla vista del Duomo, del suo campanile ed il battistero.

All'interno del Duomo si ammirano statue, decorazioni, particolari architettonici ed ogni elemento che lo costituisce. Per chi se la sente di salire oltre 400 gradini per scale strette ed anguste, (soprattutto l'ultima parte, all'interno delle due calotte della cupola), può raggiungere la cima del cupolone e da lì ammirare dall'alto tutta la città. Il balcone che gira attorno alla parte alta della cupola è più alto della sommità del Campanile di Giotto.

Da non perdersi il giro all'interno alla base del cupolone, dove si possono ammirare abbastanza da vicino i suoi affreschi.

Usciti dal Duomo ci si incammina verso piazza della Signoria sui cui si affacciano Palazzo Vecchio, la galleria degli uffizi e  La "loggia dei Lanzi". Ci si trova dunque in una piazza che ci fa subito pensare ai tempi in cui in questa città hanno vissuto e lavorato tanti artisti. Spicca l'imponente facciata di Palazzo Vecchio con la sua torre, le sculture tra cui la Fontana di Nettuno, il David di Michelangelo ed altre. Tra Palazzo Vecchio e la Loggia de Lanzi si imbocca il piazzale Degli Uffizi, che porta al Lungarno. Percorrendolo per un centinaio di metri si giunge al "Ponte Vecchio", ricco di botteghe di orafi.

Visitare Firenze occorre farlo con calma, cercando di evitare i momenti di maggior afflusso di visitatori sia per le vie della città che nei musei. Il centro storico non è molto vasto e lo si può percorrere agevolmente a piedi. E’ consigliabile, prima di iniziare, stabilire i luoghi che si intende visitare, e quindi prepararsi l'itinerario.

Oltre ai luoghi che ho citato, ve ne sono altri che meritano sicuramente una visita.
La Chiesa di Santa Croce ed il Chiostro, Palazzo Pitti (Oltrarno) con il giardino de Boboli, Piazzale Michelangelo, dal quale si gode una stupenda vista sull'Arno e la città, le chiese di San Miniato e San Francesco (sopra Piazzale Michelangelo), La chiesa di Santa Maria Novella,L'antica Farmacia di Santa Maria Novella (nelle vicinanze della Chiesa S. M. Novella),  il Museo San Marco, il Battistero.


Ora Aggiungo alcune fotografie scattate durante il mio soggiorno nel dicembre del 2014.

Piazza della Signoria con Palazzo Vecchio

Ponte Vecchio

Firenze vista dalla sommità del Cupolone del Duomo

Vista della città dal Cupolone

Il Chiostro a destra della Chiesa di Santa Croce

Vista della città da Piazzale Michelangelo con l'Arno e Ponte Vecchio

Vista della città da Piazzale Michelangelo in direzione del Duomo, Campanile e Battistero


mercoledì 29 ottobre 2014

LA FOTOGRAFIA E' UN'ARTE

Spesso, parlando di fotografia, (l’attività di scattare fotografie e realizzare delle immagini) qualcuno pone la seguente domanda: “La fotografia può essere considerata un’arte?”.
Naturalmente, come per qualsiasi altro argomento di cui si discute, occorre fare delle premesse e dei distinguo.
Come deve essere quindi una fotografia (uno scatto fotografico) affinchè si possa definirla opera d’arte?
Innanzitutto, senza entrare nel merito o dare dei valori, possiamo chiamare “opera d’arte” un qualcosa che risponda a certi requisiti (bellezza, fantasia, lavoro, originalità, ecc...).
Sicuramente deve essere una bella immagine, che catturi l’attenzione e susciti un’emozione, una riflessione. Deve essere tecnicamente ben realizzata e non essere banale.
La fotografia realizzata potrà essere presentata in B/N o a colori, secondo il gusto e l’intenzione dell’autore.
A mio parere l’attrezzatura usata può solo influire sugli aspetti puramente tecnici dell’immagine, ciò che conta è l’occhio, la sensibilità, la fantasia e, a volte, anche la rapidità d’azione del fotografo.
Personalmente penso che chiunque realizzi un qualcosa, di qualsiasi genere, può essere considerato un artista in quanto persona che applica “le regole di un’arte”.
Questo è il pensiero dell’autore di questo post, quindi suscettibile di critica e confronto. Anzi, se qualcuno volesse inserire un commento su questo argomento, sarà benvenuto.
Visto che sono un fotoamatore, inserisco alcune fotografie che potrebbero essere spunto ed oggetto di commento.
Alla prossima.




San Pietroburgo (Russia)

Chiesa di Sant'Ampelio - Bordighera (IM)

Lago Lemano (di Ginevra) - Montreux

Tulipano con sfondo del lago Lemano

L'ARTE DEL BODYPAINTING


Cos’è il Bodypainting? E’ l’arte di dipingere i corpi.
Questa “nuova” arte forse è ancora poco conosciuta, anche perché le opere realizzate restano per poco tempo e sono visibili solo a poche persone.
I Body Painters dipingono, con colori appositi, il corpo di modelle o modelli durante concorsi od altre manifestazioni. Alla fine della manifestazione i modelli si lavano e le “opere” svaniscono lasciando magari ancora qualche traccia sul corpo. Per fortuna ci sono i fotografi e i cineoperatori che riprendono le opere, così le loro immagini verranno poi diffuse attraverso i principali media (TV, Internet, giornali, riviste...).
Se sino a qualche anno fa non conoscevo l’esistenza di questa arte e delle sue esibizioni; poi avendo visto fotografie e letto articoli riguardanti l’argomento, ho avuto modo di apprezzare i lavori degli artisti di questa attività.
A luglio dell’estate scorsa ho avuto il piacere di assistere al Bodypainting Festival di Bardolino (sul Lago di Garda) e di scattare tantissime fotografie.
Le opere che ho potuto vedere mentre venivano realizzate erano veramente belle e degne di essere considerate opere d’arte. Naturalmente alcune erano molto belle, altre meno, qualcuna così così.
Inserisco qui nel blog alcune fotografie scattate durante l’Italian Bodypainting Festival di Bardolino 2014.
Per chi volesse vederne altre aggiungo qui di seguito il link del sito della manifestazione.
Eventuali commenti e/o suggerimenti sono graditi.


Body painter al lavoro (Bardolino, luglio 2014)

Regina primavera (Bardolino, luglio 2014)

Coppia dipinta (Bardolino, luglio 2014)